Una decisione ”del tutto inaspettata”. Questo il commento della segretaria generale della Femca Cisl Nora Garofalo alle indiscrezioni secondo cui Lukoil, colosso russo della raffinazione, starebbe valutando la vendita della raffineria Isab, che opera nel cuore dell'area industriale tra Priolo e Melilli in provincia di Siracusa. Per Garofalo l’eventuale uscita dei russi proietta ”un'ombra di profonda incertezza sul futuro dei circa 1.100 lavoratori di Priolo". I dubbi del sindacato sul comportamento di Lukoil non sono di oggi. L’azienda era stata già indagata alcuni mesi fa dalla Procura di Siracusa per presunti danni ambientali, cosa che aveva provocato il fermo preventivo degli impianti.""Abbiamo già espresso a tempo debito la nostra preoccupazione per la vicenda - puntualizza Garofalo - che non vorremmo fosse strumentalizzata soprattutto in vista delle elezioni regionali in Sicilia a tutto svantaggio dei lavoratori". Per il momento il sindacato intende verificare le reali intenzioni della proprietà e le eventuali modalità di vendita affinché non siano vanificati gli sforzi intrapresi anche grazie ai sacrifici dei lavoratori. Lukoil è subentrata a Erg nel 2008, prima acquistando il 49% della società poi, sei anni dopo, il controllo pieno. L’idea era quella di sfruttare la raffineria siciliana per lanciarsi sul mercato europeo dei prodotti raffinati. Ma la contrazione dei margini, dovuta alla forte concorrenza dei produttori asiatici, ha probabilmente convinto il colosso russo a rivedee i suoi piani. A rilanciare le voci di una prossima uscita di scena è stato il Giornale di Sicilia. L'operazione rientrerebbe nell'ambito della revisione in corso delle attività dell'azienda all'estero.
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