Sfiorano i tre milioni gli incarichi al femminile ai vertici delle imprese in Italia. E' quanto emerge dall’indagine su “L’imprenditoria femminile in Italia”, condotta dal Centro studi Cna, secondo cui “nonostante ostacoli e difficoltà le imprese al femminile hanno una marcia in più”.
Lo studio rileva che, nel nostro Paese, sono oltre 2milioni 800 mila gli incarichi di vertice affidati a donne, il 26,7% del totale nazionale. Disaggregando il dato complessivo, emerge che i ruoli di amministratore ammontano ad oltre 1milione, 840mila quelli di titolare d’impresa, 620mila quelli di socie e 240mila le altre cariche. Tra il 2017 e il 2018 i ruoli apicali tenuti dalle donne sono cresciuti dell’1%, contro lo 0,4% dei colleghi maschi ed è rilevante l’exploit degli amministratori donne, che hanno surclassato i colleghi: la loro crescita l’anno scorso è stata del 3,1% contro il +1,7% della componente maschile.
Secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi,crescono anche le imprese digitali guidate da donne che arrivano a quota 34 mila in Italia tra high tech e digitale (+2%) con 73 mila addetti.
Boom di donne anche alla guida di agriturismi di successo. Secondo un’indagine Coldiretti in Lombardia, ad esempio, il 40% degli agriturismi è guidato da donne, 600 su un totale di oltre 1.600 in tutta la regione.
Le donne sempre più interpreti del cambiamento. E proprio per far fronte alla trasformazione avvenuta nel mondo del lavoro, domani a Roma Cgil, Cisl e Uil celebreranno la Festa della Donna confrontandosi sulla contrattazione di genere protagonista del cambiamento. Appuntamento alle ore 9,30 presso l’Aula Magna del Policlinico Umberto I. All’evento interverranno tra gli altri Annamaria Furlan, segretaria generale Cisl, Susanna Camuso, per la Cgil e Ivana Veronese segretaria confederale Uil.
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