Aumenta il reddito delle famiglie ma, a causa della diffusa incertezza sul futuro, i consumi continuano a restare fermi.
Nel secondo trimestre dell’anno, fa sapere l’Istat, il reddito disponibile delle famiglie italiane è aumentato dell’1,3% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,1%. ”Il marcato aumento del reddito - nota l’Istituto di statistica - non si è trasferito sui consumi, risultati quasi stagnanti”. Di conseguenza, tra aprile e giugno, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è risultata superiore di 1,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, salendo all'8,6%. L’aumento del reddito disponibile, sottolinea l’Istat, è ”in ampia parte spiegato dal concentrarsi dell’effetto degli incrementi retributivi del pubblico impiego”. Inoltre, a fronte di un incremento dello 0,1% del deflatore implicito dei consumi, il potere d'acquisto delle famiglie è cresciuto dell'1,2% rispetto al trimestre precedente.
Nonostante ciò i consumi restano praticamente fermi. Anzi, secondo le organizzazioni dei consumatori, peggiorano. La spesa delle famiglie per consumi finali, infatti, precipita da una variazione congiunturale dello 0,8% del precedente trimestre a 0,1%. Una frenata più brusca del previsto, secondo Confesercenti, che potrebbe pesare fortemente sulla crescita del Pil. La variazione tendenziale, poi, è pari allo 0,9% e senza una qualche accelerazione nella seconda parte dell'anno la variazione media del 2018 potrebbe scivolare allo 0,8%, al di sotto della stima dell'1%, già pessimistica, elaborata un mese fa da Confesercenti-Cer. Un risultato ampiamente inferiore anche all'1,4% auspicato dall'ormai superato Documento di economia e finanza, di cui la Nota di aggiornamento dovrà tenere conto.
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