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Coronavirus

Il Governo stanzia 7,5 miliardi

Il governo chiederà mercoledì prossimo al Parlamento un aumento del deficit 2020 per circa 7,5 miliardi, per finanziare le misure a favore di imprese e famiglie per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Lo ha annunciato il premier Conte al termine del Consiglio dei ministri di giovedì pomeriggio. Lo sforamento chiesto all’Ue nel rapporto deficit-Pil sarà dunque molto più cospicuo di quello 0,2% circolato nei giorni scorsi. ”Non è un salto nel buio”, sottolinea Conte.

La Commissione europea aspetta ”considererà con spirito di grande attenzione e grande solidarietà” la richiesta dell’Italia: lo assicura il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, che aggiunge: ”Sappiamo che le regole europee consentono, di fronte a queste circostanze molto particolari, di derogare alle regole di bilancio”.

Mercoledì sera. incontrando a Palazzo Chigi i sindacati confederali, il governo si era impegnato a fare approfondimenti tecnici per estendere la copertura degli ammortizzatori sociali, oltre quindi i lavoratori delle zone rosse e del turismo. Lo hanno riferito segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Landini, Furlan e Barbagallo. Un incontro che Furlan ha definito ”assolutamente importante”, spiegando: ”C'è la chiara volontà unitaria di affrontare questo periodo complicato. Bisogna rafforzare il servizio sanitario, fatto di persone straordinarie, e bisogna assumere medici e infermieri, di cui c'è carenza”. La numero uno di Via Po ha rimarcato la richiesta di finanziare ed estendere gli ammortizzatori sociali: ”Abbiamo chiesto il sostegno al reddito per tutti i lavoratori e le lavoratrici coinvolti dalle crisi aziendali” determinato dall'impatto del Coronavirus.

Aggiunge Furlan: ”E’ arrivato il momento che l’Europa dimostri di essere popolo, gente e cittadini stanziando risorse adeguate per i paesi coinvolti”. Abbiamo avuto negli ultimi 15 anni tagli alla sanità e alla ricerca, di finanziaria in finanziaria, questa emergenza ci insegna che il sistema sanitario deve essere rafforzato". Rispetto al telelavoro la sindacalista osserva che lo smart working ”è utilizzato poco ma verrà rivalutato, è uno strumento che avremmo dovuto utilizzare prima”. Subito dopo l'emergenza sanitaria c'e' quella economica, perché abbiamo segnali drammatici non solo nelle zone rosse e gialle, tutti i settori saranno colpiti".

( 5 marzo 2020 )

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