Sono 418mila le slot presenti in Italia al 31 dicembre 2015, distribuite in oltre 83 mila esercizi: il dato, contenuto nel Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, fornisce anche il dettaglio regionale della distribuzione, che vede in testa la Lombardia con 69.782 mila macchine (in oltre 13.439 punti), seguita da Campania (42.841 slot) e Lazio (41.263). Di ludopatie e problematiche sociali del gioco d'azzardo si è discusso nel corso dell'incontro organizzato da Cisl Lombardia e Psf al Centro studi contro le mafie di Cermenate, luogo simbolo dell'impegno contro l'illegalità poiché da cinque anni è sede del Progetto S. Francesco. “Occorre riaccendere l'attenzione su questo tema e l'habitat sindacale è uno dei luoghi dove trovare gli strumenti per fare rete con associazioni e Comuni - ha sottolineato nel suo intervento di apertura Beppe Saronni, segretario regionale Cisl Lombardia -. Questa villetta è l'espressione di come sia possibile usare per fini nobili un luogo nato per obiettivi malavitosi e quindi veicolare una cultura della legalità”. “Gli ultimi dati dell'Agenzie delle Dogane e Monopoli delineano la vastità del fenomeno e l'infinità di luoghi in cui le persone incrociano la stortura del gioco d'azzardo - aggiunge -. Il nostro obiettivo è tracciare una riga dalla quale ripartire per avviare un percorso comune”.
Una lobby, quella delle industrie del gioco, che tenta con ogni preteso di infiltrarsi nella quotidianità. “Registriamo pressioni sempre più forti per creare un legame tra sistemi di welfare e gioco d'azzardo – ha spiegato Marco Dotti, giornalista di Vita -. Non dobbiamo essere ingenui e per fortuna negli ultimi due anni associazioni e Comuni hanno cominciato a muoversi, hanno capito che il focus è legame sociale e hanno iniziato a maturare una presa di coscienza”.
Sulla rete territoriale Adiconsum Lombardia sta lavorando già da tempo, muovendosi in sinergia con i Comuni, le Asl e le associazioni, per monitorare la situazione delle ludopatie e soprattutto tentare di dare loro possibilità di superare dramma e non ricadere. “La solitudine è il fattore di rischio più alto – sottolinea Carlo Piarulli, presidente di Adiconsum Lombardia -. Occorre incentivare e sostenere azioni a livello territoriale, muovendosi a rete sul territorio attraverso una serie di strumenti e momenti collettivi di dialogo per contrastare l'isolamento di chi è vittima del gioco”.
(Articolo completo di Stefania Olivieri domani su Conquiste Tabloid)