A Foggia ennesima morte, nella notte, in una baraccopoli stracolma di braccianti migranti. "Una tragedia che interpella le coscienze di quanti possono intervenire ma ancora non lo fanno''. Lo affermano in una nota congiunta Luigi Sbarra, segretario generale della Fai Cisl, e Franco Bambacigno, segretario della Fai di Foggia, in merito alla morte di un giovane migrante avvenuta questa notte nel Ghetto dei Bulgari, a Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia. ''Regione, governo, enti locali - aggiungono i due sindacalisti - conoscono bene le condizioni di questi luoghi, il numero di persone che li abitano, le criticità in cui si trovano a vivere migliaia di donne, di uomini e di bambini stretti nella morsa della povertà, dello sfruttamento, del caporalato. Abbiamo sottoscritto protocolli e approvato leggi che promuovono politiche abitative e di integrazione". "Cosa si aspetta - chiedono i sindacalisti - dobbiamo chiudere una volta per tutte questi contesti di degrado e sofferenza".