Il Protocollo dello scorso 14 marzo siglato da governo e parti sociali deve restare punto di riferimento imprescindibile per garantire la sicurezza dei lavoratori coinvolti, quale condizione necessaria a riprendere la produzione e a dare un futuro al Paese. Lo hanno detto con forza Cgil Cisl e Uil nel confronto sulla fase 2 di mercoledì sera in videoconferenza con il premier Conte e le associazioni delle imprese. Per Landini, Furlan e Barbagallo occorre dunque nei prossimi giorni attivarsi, per ottenere le necessarie garanzie e per evitare che si rischino dolorosi passi indietro sul fronte dei contagi.
Conte ha prospettato l'ipotesi di avviare, a partire dal prossimo 4 maggio, la ripresa delle attività in alcuni settori del manifatturiero, delle costruzioni e dei servizi.
Restano ancora molte questioni aperte su cui discutere. L’ipotesi di riprendere immediatamente tutte le attività, come richiesto da qualcuno, già a partire dal 27 aprile (tra l’altro proprio alla vigilia della Giornata mondiale per la salute e sicurezza), per i sindacati è ”impercorribile”.
Cgil, Cisl, Uil ”sono pronte, come sempre, a confrontarsi e fare la propria parte per tornare alla normalità secondo criteri intelligenti e di buon senso, nel rispetto della salute di lavoratori, pensionati e cittadini”.
Il confronto è continuato giovedì con i Ministri Patuanelli, Catalfo e Speranza. Per i sindacati ci sono ancora troppi auspici e troppi condizionali. Gli adeguamenti al Protocollo delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid -19 negli ambienti di lavoro proposti dal governo appaiono a Cgil, Cisl e Uil, "troppo vaghi". Serve al contrario dare forza alle indicazioni per rendere cogenti le azioni di prevenzione e tutela che spettano alle imprese. Una "cogenza" dunque che potrebbe portare alla previsione di sanzioni in caso di non rispetto delle indicazioni di tutela sanitaria.
I dispositivi di sicurezza, gli strumenti di screening, le attività negli appalti, ad esempio, ad oggi, non sono ancora sufficienti per garantire quella condizione. Così come si pone un problema di assicurare il distanziamento sociale sui mezzi di trasporto pubblico che saranno utilizzati dai lavoratori.
Mercoledì sera Cgil Cisl Uil hanno rinnovato la richiesta di un confronto sui temi del sostegno all'economia e al lavoro sulla base dei prossimi provvedimenti che il Governo intende varare e di attivare inoltre un tavolo di confronto a Palazzo Chigi sul problema della scuola e della pubblica amministrazione. Cosi come va affrontato il problema della cura dei figli per i genitori che riprenderanno il lavoro