Sciopero di 4 ore per ogni turno di lavoro e presidio davanti alla portineria imprese del varco 10 oggi nella raffineria Eni di Taranto per richiamare l’attenzione sul tema della sicurezza in seguito all’incidente sul lavoro avvenuto mercoledì all’interno dello stabilimento. Due operai della ditta d’appalto Seval sono rimasti feriti. È sempre in gravi condizioni Giampiero Gioia, 32 anni, di Brindisi, ricoverato nella sala rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto per lo schiacciamento della cassa toracica e del fegato. Un altro operaio, un 31enne originario di Siracusa, ha riportato invece ferite leggere. Secondo Vincenzo Castronuovo della Fim Cisl l’adesione allo sciopero nel primo turno "è stata altissima, pressochè totale per gli operai dell’appalto. Diciamo no all’affidamento di lavori con forti ribassi, che sacrificano gli aspetti più basilari della sicurezza". L’azienda, che ha avviato una indagine interna, ha spiegato che i due dipendenti della ditta dell’indotto erano "impegnati nelle operazioni di rettifica meccanica presso uno scambiatore dell’impianto topping. Tali operazioni prevedevano l’utilizzo di un apposito macchinario che si è sganciato in fase di movimentazione e, cadendo, ha investito i due addetti all’operazione".