Un milione di euro per attivare progetti di microcredito e aiutare le donne vittime di violenza a ricostruirsi una vita. Così la ministra alle Pari Opportunità, Elena Bonetti, nella Conferenza stampa di presentazione delle iniziative per le celebrazioni del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, spiega la campagna: “Libera, puoi. Se sei vittima di violenza o stalking chiama il 1522. Libera, puoi dire no. Libera puoi ricominciare”.
Oggi il tema della violenza economica sta emergendo in modo significativo. Troppo spesso le donne vittime di violenza sono prive di risorse economiche proprie e si sentono sole e abbandonate. “Per questo - afferma Bonetti - occorre riconoscere alle donne la possibilità di essere soggetti capaci di protagonismo -. La possibilità di accompagnare le donne fuori da un percorso di violenza comporta anche dare la possibilità di dare a queste donne l’autonomia personale adeguata” .
È di quest’anno la convenzione Ilo che introduce il termine di violenza economica, “l’auspicio - sottolinea Bonetti - è che il nostro Parlamento sia tra i primi a ratificare la convenzione, poiché la violenza economica è un atto di coercizione maschile nei confronti delle donne”
Per la Cisl l’iniziativa lanciata dalla Ministra alle Pari Opportunità, Elena Bonetti, va nella giusta direzione.
“Il microcredito - afferma Liliana Ocmin, responsabile Coordinamento Donne della Cisl - rappresenta certamente uno strumento di liberazione dalla schiavitù della violenza perché, come sappiamo, molte donne sono costrette a sopportare ogni tipo di prevaricazione a causa della mancanza di autonomia economica”.
Ma la vera svolta per superare questa condizione, secondo la sindacalista, è il lavoro.
“ Se - ribadisce Ocmin - il lavoro rende libere/i, allora ci aspettiamo quanto prima da questo Esecutivo un Piano straordinario per l’occupazione femminile, non solo per contrastare la violenza ma per prevenire anche la mancanza di redditività che stanno affrontando in questi ultimi anni molte famiglie”.
Non solo. A questo Esecutivo la Cisl chiede anche altro: “Restiamo in attesa - conclude Ocmin - dell’approvazione dei decreti attuativi che rendano effettivamente operativa la legge a tutela dei minori orfani di femminicidio e la ratifica della Convenzione e Raccomandazione Ilo contro le molestie e la violenza nei luoghi di lavoro in tutto il mondo, sostenuta con forza dal sindacato a livello internazionale e che rappresenta, se concretamente applicata, un traguardo di civiltà per tutti”.