Venerdì 22 novembre 2024, ore 20:33

Ucraina 

Crisi umanitaria senza precedenti 

Una crisi umanitaria senza precedenti in Europa dal secondo dopoguerra. Il premier Draghi è intervenuto ieri alla Camera durante il question time, ampiamente dedicato alla guerra in Ucraina. Per fare fronte a questa crisi umanitaria “la Ue ha dimostrato una compattezza di intenti e di azioni che è indispensabile mantenere e ci vede in prima linea”. Sul tema delle sanzioni Draghi ha detto: “Per durare devono essere sostenibili”. Il premier ha fornito inoltre i dati sul numero di profughi finora arrivati in Italia. “All’8 marzo sono arrivati 23.872 persone principalmente dalla frontiera italo-slovena: oltre il 90 per cento sono donne e bambini. Il flusso è certamente destinato ad aumentare”. I primi strumenti di assistenza sanitaria sono stati organizzati dalla Protezione civile. ”Abbiamo disposto, tra l’altro, che i cittadini ucraini possano essere ospitati in tutte le strutture di accoglienza per migranti anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale o dal possesso di altri requisiti previsti”.
Draghi ha anche discusso le misure del Governo per contenere l'impatto sull’economia. ”Il Governo intende muoversi con rapidità e decisione per difendere il potere di acquisto delle famiglie e la competitività e la sopravvivenza delle imprese”. Il presidente del Consiglio è al lavoro anche in sede Ue per chiedere alla Commissione misure che aiutino ad affrontare l'emergenza dei prezzi dell'energia. Un tema affrontato lunedì scorso con la presidente von der Leyen e oggi sul tavolo del Consiglio Ue informale.
Secondo Draghi “le regole di bilancio sono inadeguate: non tengono conto delle priorità strategiche degli ultimi 2 anni: clima, energia, difesa sono priorità strategiche dell'Ue e dell'Italia e a maggior ragione ora occorre ripensare”.
Sul Pnrr Draghi ha aggiunto che ”la normativa europea prevede la richiesta di una revisione degli obiettivi degli Stati membri che possono chiedere modifiche. Si tratta di un'evenienza eccezionale che richiede un nuovo processo negoziale che è prematuro prospettare".
A proposito della dipendenza europea dal gas russo ”siamo al lavoro per ridurla in tempi rapidi”. Sul tema della diversificazione delle fonti d’energia, Draghi ha detto: "Negli ultimi anni sta prendendo vigore, soprattutto negli Stati Uniti e nel Regno Unito, lo studio di reattori in cui il contenimento del plasma viene ottenuto tramite campi magnetici molto alti. Continuiamo a seguire e a sostenere questi sviluppi sul fronte della ricerca, nell'ambito di una strategia energetica che punta a diversificare le fonti e a garantire la nostra sicurezza energetica".
Il tema è al centro del dibattito politico e sociale. Osserva il leader della Cisl Sbarra: ”È condivisibile la proposta del premier Draghi di concordare a livello europeo un prezzo unico e calmierato del gas importato da Mosca, con il duplice obiettivo di non sottostare alle speculazioni e allo stesso tempo di non finanziare il regime di Putin”. Per Sbarra ”oltre al tetto ai prezzi del gas, bisogna dare ua forte spinta alle rinnovabili, puntare ad avere quote minime per gli stock nazionali per il gas e più flessibilità sugli aiuti di Stato”.
Giampiero Guadagni

( 9 marzo 2022 )

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