Draghi ha anche discusso le misure del Governo per contenere l'impatto sull’economia. ”Il Governo intende muoversi con rapidità e decisione per difendere il potere di acquisto delle famiglie e la competitività e la sopravvivenza delle imprese”. Il presidente del Consiglio è al lavoro anche in sede Ue per chiedere alla Commissione misure che aiutino ad affrontare l'emergenza dei prezzi dell'energia. Un tema affrontato lunedì scorso con la presidente von der Leyen e oggi sul tavolo del Consiglio Ue informale.
Secondo Draghi “le regole di bilancio sono inadeguate: non tengono conto delle priorità strategiche degli ultimi 2 anni: clima, energia, difesa sono priorità strategiche dell'Ue e dell'Italia e a maggior ragione ora occorre ripensare”.
Sul Pnrr Draghi ha aggiunto che ”la normativa europea prevede la richiesta di una revisione degli obiettivi degli Stati membri che possono chiedere modifiche. Si tratta di un'evenienza eccezionale che richiede un nuovo processo negoziale che è prematuro prospettare".
A proposito della dipendenza europea dal gas russo ”siamo al lavoro per ridurla in tempi rapidi”. Sul tema della diversificazione delle fonti d’energia, Draghi ha detto: "Negli ultimi anni sta prendendo vigore, soprattutto negli Stati Uniti e nel Regno Unito, lo studio di reattori in cui il contenimento del plasma viene ottenuto tramite campi magnetici molto alti. Continuiamo a seguire e a sostenere questi sviluppi sul fronte della ricerca, nell'ambito di una strategia energetica che punta a diversificare le fonti e a garantire la nostra sicurezza energetica".
Il tema è al centro del dibattito politico e sociale. Osserva il leader della Cisl Sbarra: ”È condivisibile la proposta del premier Draghi di concordare a livello europeo un prezzo unico e calmierato del gas importato da Mosca, con il duplice obiettivo di non sottostare alle speculazioni e allo stesso tempo di non finanziare il regime di Putin”. Per Sbarra ”oltre al tetto ai prezzi del gas, bisogna dare ua forte spinta alle rinnovabili, puntare ad avere quote minime per gli stock nazionali per il gas e più flessibilità sugli aiuti di Stato”.
Giampiero Guadagni