Per la Cisl si tratta di un percorso positivo perché raccoglie una proposta che il sindacato di Via Po porta avanti dal 2011 con la richiesta della patente, prima identificata, a punti. Il segretario confederale della Cisl Pirulli e il segretario generale della Filca Cisl Pelle apprezzano intanto il metodo adottato dal ministero del Lavoro. Quanto al merito ”si introduce una vera qualificazione delle imprese che pone al centro la piena tutela dei lavoratori e delle lavoratrici; il rafforzamento del ruolo delle Rls/Rlst che saranno avvisati dalle aziende dall'avvio di richiesta di rilascio della patente a crediti e potranno avere accesso alle informazioni in caso di rilascio; importante la sospensione della patente a crediti in caso di colpa grave; si qualifica il coinvolgimento degli enti bilaterali di settore e degli organismi paritetici iscritti al repertorio nazionale". Nel ritenere l'introduzione della patente a crediti "un primo passo importante, è evidente che questo strumento da solo non può bastare. Per questo è importante proseguire il confronto. Pensiamo nello specifico al rafforzamento con nuove assunzioni nei servizi ispettivi di Inl, Inps, Inail che portino a maggiori verifiche e allo sblocco delle risorse accantonate all'Inail per un grande investimento su formazione, prevenzione e introduzione di nuove tecnologie indispensabili per favorire la salute e sicurezza sul lavoro”.
Il meccanismo illustrato da Calderone non piace invece a Cgil e Uil, per i quali il giudizio resta negativo, nonostante le modifiche ottenute, grazie ”all'azione sindacale e alla partecipazione attiva al tavolo”. Positiva l'attuazione della patente a crediti per l'Ugl. L'Ance apprezza il lavoro fatto dal Ministero che ”ha rafforzato il decreto attuativo sulla patente a crediti, in particolare confermandone l'applicazione a tutti gli operatori che lavorano in cantiere alla realizzazione dell'opera. Non è ancora la qualificazione del settore ma è un passo importante per la prevenzione degli infortuni e il riconoscimento delle imprese virtuose”.
Giampiero Guadagni