Domenica 24 novembre 2024, ore 3:19

Sicurezza sul lavoro 

Cantieri: patente a crediti sospesa in caso di infortuni mortali 

La patente a crediti, che entrerà in vigore dal prossimo primo ottobre per ora nel settore dell’edilizia, andrà sospesa in caso di incidenti mortali nei cantieri. La novità è in arrivo con il decreto attuativo illustrato martedì pomeriggio dal ministero del Lavoro alle parti sociali, che rende operativo lo strumento messo in campo dal Governo per rafforzare la sicurezza sul lavoro e contrastare gli infortuni. Con il decreto attuativo, che a breve sarà firmato dalla Ministra Calderone, scatta l’obbligatorietà, e non la sola possibilità come inizialmente previsto, della sospensione (fino a 12 mesi) della patente a crediti in caso di infortunio mortale per ”colpa grave” dell'impresa. La patente a crediti sarà richiesta da ottobre nei cantieri temporanei o mobili. Confermata la possibilità di arrivare fino a 100 punti: la dotazione iniziale della patente è di 30 crediti e bisogna averne almeno 15 per poter operare nei cantieri; in caso di infortunio mortale si perdono 20 crediti (che possono arrivare a 40 in caso di più morti), 15 in caso di inabilità permanente al lavoro, 10 in caso di malattia professionale. Tra gli altri punti, viene rafforzato il ruolo di Rls/Rlst, i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali. Il testo definisce le modalità di presentazione della domanda, i contenuti informativi della patente, le procedure per la sua sospensione cautelare nel caso degli infortuni più gravi e l'attribuzione, l'incremento e il recupero dei crediti. Il provvedimento, sottolinea il ministero del Lavoro, ”ha accolto e fatto sintesi delle sollecitazioni emerse dalle associazioni sindacali e datoriali che hanno partecipato al tavolo”. Il decreto conclude la prima fase attuativa per la partenza dello strumento e avvia la realizzazione del portale dell'Ispettorato nazionale del lavoro per la gestione della patente a crediti.
Per la Cisl si tratta di un percorso positivo perché raccoglie una proposta che il sindacato di Via Po porta avanti dal 2011 con la richiesta della patente, prima identificata, a punti. Il segretario confederale della Cisl Pirulli e il segretario generale della Filca Cisl Pelle apprezzano intanto il metodo adottato dal ministero del Lavoro. Quanto al merito ”si introduce una vera qualificazione delle imprese che pone al centro la piena tutela dei lavoratori e delle lavoratrici; il rafforzamento del ruolo delle Rls/Rlst che saranno avvisati dalle aziende dall'avvio di richiesta di rilascio della patente a crediti e potranno avere accesso alle informazioni in caso di rilascio; importante la sospensione della patente a crediti in caso di colpa grave; si qualifica il coinvolgimento degli enti bilaterali di settore e degli organismi paritetici iscritti al repertorio nazionale". Nel ritenere l'introduzione della patente a crediti "un primo passo importante, è evidente che questo strumento da solo non può bastare. Per questo è importante proseguire il confronto. Pensiamo nello specifico al rafforzamento con nuove assunzioni nei servizi ispettivi di Inl, Inps, Inail che portino a maggiori verifiche e allo sblocco delle risorse accantonate all'Inail per un grande investimento su formazione, prevenzione e introduzione di nuove tecnologie indispensabili per favorire la salute e sicurezza sul lavoro”.
Il meccanismo illustrato da Calderone non piace invece a Cgil e Uil, per i quali il giudizio resta negativo, nonostante le modifiche ottenute, grazie ”all'azione sindacale e alla partecipazione attiva al tavolo”. Positiva l'attuazione della patente a crediti per l'Ugl. L'Ance apprezza il lavoro fatto dal Ministero che ”ha rafforzato il decreto attuativo sulla patente a crediti, in particolare confermandone l'applicazione a tutti gli operatori che lavorano in cantiere alla realizzazione dell'opera. Non è ancora la qualificazione del settore ma è un passo importante per la prevenzione degli infortuni e il riconoscimento delle imprese virtuose”.
Giampiero Guadagni

( 24 luglio 2024 )

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