Cinque operai che stavano effettuando lavori stradali sulla statale 7bis nel comune di Nola (Napoli), sono stati travolti da un mezzo pesante in transito: il bilancio dell’ incidente, secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco, è di tre operai morti e due feriti.
“Anche oggi ci ritroviamo a piangere dei fratelli che perdono la vita sul lavoro. È accaduto troppo spesso nelle ultime settimane, è un fiume di sangue che grida giustizia”. Ha dichiarato Franco Turri, segretario generale della Filca-Cisl nazionale, commentando la tragedia avvenuta a Nola (Napoli). “I lavoratori edili impegnati sulle strade sono esposti a rischi altissimi, è di fondamentale importanza che la progettazione del cantiere stradale sia corretta e puntuale. Ma come ripetiamo da sempre, sarebbe auspicabile provvedere ad una seria qualificazione delle imprese, attraverso strumenti premiali come la Patente a punti, con lo scopo di escludere dal mercato le imprese nelle quali si verificano infortuni e di premiare quelle virtuose”. Sulla tragedia è intervenuto anche Giovanni D’Ambrosio, segretario generale della Filca-Cisl Campania: “La Statale 7 bis è una strada maledetta, si sono già verificati numerosi incidenti stradali con morti e feriti. Ovviamente questo aumenta i rischi per i lavoratori impegnati nei cantieri stradali, soprattutto se l’area del cantiere non è messa in sicurezza, se non ci sono adeguate protezioni. Probabilmente - ha concluso D’Ambrosio se ci fossero state le barriere new jersey in cemento, a quest’ora staremmo parlando di tragedia soltanto evitata”. “Giovedì prossimo - ricorda Turri - si celebrerà in tutto il mondo la ‘Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro’, istituita nel 2003 dall’Ilo, l’Organizzazione internazionale del lavoro. Nella stessa giornata si fermerà in tutta Italia il settore del marmo, per ricordare le due vittime di Carrara. Non ci limiteremo alla commemorazione delle vittime, ma continueremo anche in quell’occasione a ripetere che tutti, a partire dalle istituzioni, devono intensificare i controlli sui luoghi di lavoro. Ci sono centinaia di famiglie che ogni anno vengono colpite da eventi luttuosi, è un prezzo altissimo che una nazione civile non può permettersi di pagare”, ha concluso Turri.