Continuano a crescere gli investimenti degli operatori telefonici di rete fissa e mobile: nel 2015 segnano un +9% (600 milioni in piu' del 2014) per un totale di 6,6 miliardi di euro, pari al 21% dei ricavi. E dopo anni di calo, si arresta la discesa dei ricavi della filiera: crescono dell'1% rispetto all'anno precedente, assestandosi attorno a un valore di 42,7 miliardi di euro. Un segnale positivo, considerato che dal 2008 al 2014 il segno era sempre stato negativo e sono stati "bruciati" complessivamente oltre 11 miliardi di euro (21% del valore iniziale). Sono i dati principali che emergono dal VII Rapporto Asstel sulla filiera delle Tlc nel 2015 in Italia. Elaborato dagli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano sulla base delle indicazioni delle Parti Sociali e dei dati forniti dalle imprese associate ad Asstel, il Rapporto, che costituisce un elemento di valore nell'ambito del contratto collettivo nazionale di lavoro Tlc, e' stato diffuso questa mattina a Roma dal Presidente di Asstel Dina Ravera insieme ai Segretari Generali di Slc-Cgil, Massimo Cestaro, Fistel-Cisl, Vito Vitale, Uilcom-Uil, Salvatore Ugliarolo. Tiene anche l'occupazione nella filiera: sale dello 0,5% per un totale di circa 123.000 addetti (il tasso era stato di -1% nel 2014). Si evidenzia in particolare, una stabilita' (-0,1%) occupazionale nel comparto degli operatori di Tlc che, con poco piu' di 66 mila dipendenti copre poco piu' della meta' degli addetti al settore, un incremento degli addetti dei Contact Center (+5,6%, 23.600 addetti), legato anche a fenomeni di consolidamento che hanno caratterizzato alcune grandi realta' che operano per le Telco, e una riduzione invece degli addetti dei fornitori di apparati (-4,5%, 9.900 addetti).
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