Riprende la mobilitazione dei giornalisti dell’Ansa contro il piano da 65 esuberi presentato dall’azienda. L’assemblea di ieri ha proclamato un nuovo sciopero immediato e fino alle 7 di lunedì mattina. E un altro giorno di sciopero è proclamato fin da ora, in assenza di riscontri alle richieste dell’assemblea, per il primo luglio. Per i giornalisti "è prioritaria l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i colleghi da stabilizzare, come previsto dall’accordo sindacale del 2013, e fin dall’imminente scadenza del 30 giugno".
"L’Assemblea della redazione dell’Ansa - si legge nel documento approvato - conferma il no fermo dei giornalisti al piano di tagli presentato dall’azienda che pregiudicherebbe il ruolo della prima agenzia di stampa italiana". I giornalisti "sono pronti a aprire un tavolo di vertenza nazionale con la Federazione nazionale della stampa italiana e a proseguire nella linea della massima visibilità anche con iniziative pubbliche". L’Assemblea affida un ulteriore pacchetto di giorni di sciopero al Cdr per complessivi 20 giorni.
Un ricorso allo strumento dei contratti di solidarietà, evidenzia l’assemblea, "è inaccettabile anche perché danneggerebbe in modo irreparabile ampiezza della copertura e qualità del notiziario, quindi il ruolo stesso di dorsale del sistema dell’informazione nel Paese e di garanzia di pluralismo e democrazia come testimoniato anche dalle numerose, immediate e trasversali testimonianze di solidarietà spontanea ricevute". Una solidarietà trasversale che arriva dalle istituzioni come dai cittadini comuni anche sui social network, in particolare su Twitter grazie all’hashtag #resistANSA.