Una buona notizia per il decoro della Capitale e per gli operatori della municipalizzata Ama responsabile della raccolta rifiuti. Dopo più di dieci anni di blocco del turn-over è stato firmato, nella serata di ieri, un accordo che prevede 350 nuove assunzioni. "Una notizia importante per gli abitanti di Roma, che godranno di un migliore servizio, e per i lavoratori, che nell'ultimo periodo hanno affrontato una situazione di emergenza e carenza di organico insostenibili". Lo annunciano in una nota Natale di Cola, Marino Masucci e Massimo Cicco, segretari generali di Fp Cgil, Fit-Cisl e Fiadel di Roma e Lazio, al termine dell'incontro avvenuto con il management dell'azienda, aggiungendo che "si prevede il reclutamento di 275 operai di zona, 40 meccanici, 20 operatori cimiteriali e 15 operai di impianto. L'iter assunzionale sarà gestito in totale trasparenza dai centri per l'impiego e gli attuali dipendenti part-time avranno facoltà , ove lo volessero, di trasformare il loro rapporto di lavoro in full-time in via prioritaria". "Adesso - proseguono i sindacalisti - la nostra attenzione resta alta, e si concentra sul lavoro da fare in Campidoglio e nella la cabina di regia sindacati-amministrazione-management, frutto del "Patto per il decoro" di Roma. Il nostro impegno è massimo per evitare il ripresentarsi di nuove emergenze in autunno e per elaborare soluzioni strutturali per l'azienda, che deve avvalersi di un piano industriale solido e lungimirante". "A oggi - concludono - registriamo con soddisfazione che la nostra lunga vertenza, lo sciopero, e poi il protocollo hanno dato i frutti sperati: dopo un lungo periodo di criticità, finalmente si intravede una via di uscita dalla penosa impasse in cui versava l'azienda, e con essa la Capitale. L'accordo dimostra concretamente che stiamo percorrendo la giusta strada".
Intanto Il Consiglio di amministrazione di Ama Spa ha approvato il bilancio di esercizio 2017.
Il valore della produzione è pari a oltre 810 milioni di euro e il Mol (margine operativo lordo) si attesta al 15,9% del valore della produzione. Migliora sensibilmente e ulteriormente, per ben 57 milioni, la posizione finanziaria netta dell'azienda, essendo l'indebitamento finanziario diminuito di quasi il 40% rispetto al 2010 e sceso da 585 milioni di euro a 327 milioni del 2017 (-57 milioni rispetto all'anno precedente).