Nuova aggressione a un ferroviere. Questa volta "è toccato a un capotreno in servizio - rileva Fabio Bonavigo, dirigente della Fit-Cisl Lazio - strattonato e gettato a terra nella stazione di Cassino da un passeggero senza biglietto. Il fenomeno sta degenerando e la risposta per contrastarlo non è adeguata. Non si vuole neanche pensare che la sentenza di pochi giorni fa che ha condannato un capotreno reo di aver svolto il proprio lavoro, possa aver generato ulteriore certezza di impunità in chi crede il treno un porto franco".Come Fit-Cisl Lazio "esprimiamo la vicinanza e la solidarietà al capotreno aggredito. Occorre ribadire la conferma del nostro impegno nel sollecitare, oltre Trenitalia, tutte le forze politiche, amministrative e giudiziarie a intervenire perché si riporti a bordo dei treni la sicurezza di chi ci lavora e di chi viaggia", conclude il sindacalista.
"Pur ribadendo il nostro massimo rispetto per l’Autorità giudiziaria, esprimiamo preoccupazione per il possibile peggioramento del clima di insicurezza in cui lavorano ferrovieri e autoferrotranvieri", interviene Salvatore Pellecchia, Segretario generale aggiunto della Fit-Cisl.
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