È stato il supporto principale per lo studio del greco per generazioni, il vocabolario Rocci.
Peccato che con quei caratteri in corsivo non fosse certo di facile lettura, soprattutto per quegli scolaretti del primo anno del liceo classico ( che fino a non molto tempo fa si chiamava quarta ginnasio, retaggio di un periodo in cui le differenze iniziavano già dalle scuole medie).
Il Rocci svelava i significati di tante parole, comprese quelle rarissime, che magari Omero aveva usato sì e no una volta nell’Iliade. C’erano le eccezioni alle regole e le eccezioni alle eccezioni.
'Lorenzo Rocci S.J.
Diario (anni 1880-1933)' pubblicato da Bibiotheka nel 2021 (576 pagine) è un’edizione critica del diario scritta da Vittorio Capuzza, docente dell’Università di Tor Vergata, presentata pochi giorni fa a Villa Mondragone, nel comune di Monte Porzio Catone ai Castelli Romani.
Sullo sfondo una mostra fotografica sui luoghi del Collegio Mondragone “Una scuola del passato per le scuole del presente.”
Lorenzo Rocci, oltre che gesuita e autore del noto vocabolario Greco-Italiano, fu preside (dopo esserne stato per tanti anni insegnante) al Collegio Mondragone, oggi Villa Mondragone - Centro congressi e di rappresentanza dell'Università di Roma 'Tor Vergata'.
Il primo vocabolario Greco-Italiano, pubblicato dalla Dante Alighieri nel 1939 per decenni è rimasto uguale a se stesso, solo recentemente è stato ripubblicato in una nuova edizione.
Padre Rocci è considerato dalla comunità accademica di 'Tor Vergata' come 'uno di noi': ricorda
il rettore Orazio Schillaci. Padre Federico Lombardi S.J., presidente della Fondazione vaticana “Joseph Ratzinger – Benedetto XVI”, si sofferma sulla vita di Lorenzo Rocci; arricchisce l’evento la presenza di molti docenti di vari atenei.
L’autore Vittorio Capuzza, ricorda di padre Rocci, tra l'altro, l'inesauribile impegno intellettuale. «Fra i nomi di coloro che si trovavano la mattina dell’8 settembre del 1943 a Mondragone, durante i bombardamenti, c’è quello di Padre Rocci” che era preside del convitto stesso. E ancora, secondo Capuzza, Lorenzo Rocci annota nel diario sabato 4 gennaio 1908 «Comincio il vocabolario greco, richiestomi più volte dalla Soc. edit. Dante Alighieri». Si tratta quindi di una ricerca delle fonti, di uno studio e di una scrittura durati ben 31 anni, considerando che la pubblicazione vedrà la luce nei primi mesi del 1939. Ma sui banchi dei licei classici di tutta Italia, ancora oggi le versioni, in molti casi, si traducono con l’aiuto del Rocci.