Non piace ai sindacati il piano industriale per Treofan presentato da Jindal al ministero dello Sviluppo economico.
Sul piatto infatti ci sono la chiusura dello stabilimento di Battipaglia, in provincia di Salerno e solo tre anni di produzione per il sito di Terni dove saranno investiti 1,5 milioni di euro. Una cifra - affermano i sindacati - appena sufficiente alla normale manutenzione degli impianti e non certo idonea per un rilancio produttivo del sito umbro.
Previsto lo stesso investimento anche per il sito di Brindisi dove vi è uno stabilimento con capacità maggiore e impianti più moderni.
Per lo stabilimento di Battipaglia, l’azienda ha preso l’impegno di nominare un advisor per valutarne la vendita.
Alla riunione, coordinata dal vice capo di gabinetto del Dicastero Giorgio Sorial, erano presenti le segreterie sindacali nazionali e locali dei chimici e, per conto dei vertici aziendali, il cfo di Treofan Deepak Jain, il numero uno delle risorse umane Thomas Stroh e il ceo di Jindal Group Manfred Kaufmann.
Il gruppo indiano Jindal - che l’anno scorso ha rilevato dalla finanziaria milanese M&C le attività europee nel film in polipropilene biorientato di Treofan - conferma così la decisione di chiudere lo stabilimento campano e procedere al licenziamento degli 80 addetti.
Una nuova riunione al Mise verrà riconvocata entro la metà di marzo.
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