Un risultato ”eclatante”. Così Cisl Slp, Confsal Comunicazioni, Failp Cisal e Fnc Ugl in un comunicato congiunto definiscono la conclusione positiva della procedura di raffreddamento nel gruppo Poste Italiane, con il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Negli uffici postali delle aree metropolitane sarà sperimentato l'orario a 5 giorni.
Per la prima volta è stato quantificato l'organico complessivo di Mercato privati (suddiviso per filiali), come avevamo richiesto, fissando numeriche che garantiranno stabilità per il biennio 2025-2026. ”In questo modo è stato vanificato il tentativo aziendale di ridurre progressivamente il personale”. Sulle politiche attive del lavoro, l'esito del confronto consente l'attivazione di 9.318 interventi: le conversioni vengono incrementate di 811 in attività di recapito e 360 in smistamento, per un totale di 1.171 interventi; le stabilizzazioni previste sono 5.447 nel recapito e 500 nel settore smistamento, per un totale di 5.947 interventi. L'azienda si è inoltre resa disponibile alla proroga dello smart working. I risultati conseguiti ”hanno portato al ritiro delle procedure conflittuali”. Nei prossimi giorni si avvierà un confronto con i lavoratori.
Sottolinea il segretario generale del Slp Cisl Roscigno: ”Nel 2024 e nel 2024 grazie all'accordo positivo ed innovativo che abbiamo siglato sulle politiche attive è previsto nel gruppo Poste Italiane l'inserimento di 7.548 lavoratori a tempo indeterminato”. Di queste assunzioni, 5.948 lavoratori saranno impegnati nel settore della logistica, mentre 1.600 saranno destinati alla rete postale e commerciale. ”Abbiamo raggiunto un grande risultato insieme alle altre sigle sindacali firmatarie di questo accordo con l'azienda. Voglio ricordare che tutti Insieme rappresentiamo l'80% dei lavoratori di Poste Italiane, con la CislL da sola che raccoglie il 60%. L'esito del confronto ha portato risultati significativi per il futuro del lavoro in Poste Italiane. In primo luogo la fissazione dell'organico della rete postale. Abbiamo stabilito e quantificato che, nel triennio 2024-2026, la rete postale sarà composta da una media di 32.000 addetti, garantendo così stabilità e continuità operativa”. Inoltre ” ben 786 lavoratori attualmente con contratto part-time avranno la possibilità di trasformarlo in contratto full-time, garantendo loro maggiore sicurezza e prospettive di crescita. Questi risultati rappresentano un passaggio importante per la tutela e lo sviluppo dell'occupazione all'interno di Poste Italiane. Il confronto ha pagato”. Al tavolo erano presenti anche Cgil e Uil che non hanno firmato l'intesa. La Slp-Cisl, conclude Roscigno, ”continuerà a vigilare e a lavorare per il benessere dei lavoratori e la valorizzazione del loro impegno quotidiano”.
Commenta il segretario generale della Cisl Sbarra: l'accordo “è la prova concreta che il dialogo sociale ed il confronto responsabile pagano, rispetto ad una linea esclusivamente protestataria ed antagonista”. Il sindacato, aggiunge il numero uno di Via Po, “deve saper partecipare al cambiamento, porsi di fronte ai problemi non limitandosi a denunciarli, con proclami tanto roboanti quanto sterili, ma cercando con tutte le energie di cui si dispone, in modo pragmatico e concreto, di risolverli come ha sempre fatto la Cisl nel gruppo Poste , con risultati importanti per tutti i lavoratori, come dimostra il consenso ampio alla nostra categoria”.
Giampiero Guadagni