Quattro operai sono rimasti ustionati, ieri mattina, in un incidente sul lavoro avvenuto alle Acciaierie Venete di Padova.
I lavoratori sono stati subito trasportati nei centri grandi ustioni di Padova, Cesena e Verona: due hanno riportato ustioni sul 100% del corpo, un terzo sul 70%, meno grave il quarto operaio già dimesso.
I lavoratori sono stati investiti da una colata di materiale incandescente, intorno alle 8 di domenica mattina, dopo che si è verificato un cedimento strutturale di un enorme cestello che trasportava 90 tonnellate di materiale fuso. Il gigantesco cestello si è staccato cadendo da un’altezza di circa 4 metri, provocando una deflagrazione la cui onda ha investito i quattro operai.
“E’ il terzo grave indicente in una acciaieria nel Veneto dall’inizio dell’anno - dichiara Massimiliano Nobis, segretario generale della Fim del Veneto -. Questo incidente si aggiunge ad altri due infortuni mortali che hanno coinvolto un operaio della Acciaierie Beltrame ed un altro operaio manutentore di una ditta in appalto che lavorava presso l’Aso di Vallese Oppeano di Verona. Stiamo monitorando i dati ed emerge con chiarezza che gli infortuni e gli incidenti aumentano in due settori del comparto metalmeccanico: lavoratori delle acciaierie e lavoratori di aziende in appalto. Qui sta la vera emergenza, occorre intervenite per far rispettare le regole e le leggi e per garantire il rispetto dell’incolumità fisica”.
“È una carneficina senza soluzione di continuità che ci addolora e ci indigna come sindacato - scrive su twitter la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan -. La politica ponga il tema del lavoro e della garanzia di sicurezza tra le priorità dell’azione di governo. Servono più controlli, più investimenti, più prevenzione”. La Cisl ha espresso vicinanza ai lavoratori feriti e alle loro famiglie.
Leggi l’articolo completo di Sara Martano domani su E-dicola Conquiste Tabloid
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