- Sul Maggio musicale, tra Comune, Regione e sindacati "è stato raggiunto un obiettivo: siglare un patto per rivisitare il piano triennale, ripatrimonalizzare la fondazione, aggredire il debito accumulato negli anni, coinvolgendo anche il governo, costruire un modello gestionale nuovo, più agguerrito e rivolto ad aumento dei ricavi, con politiche sui giovani, e turismo, per un teatro sempre pieno, e ci siamo presi l’impegno ad evitare nuovi licenziamenti". Lo ha detto, al termine del confronto con Cgil, Cisl e Uil sul futuro del Maggio musicale fiorentino che si è tenuto oggi in Palazzo Vecchio ed al quale hanno preso parte anche il sindaco di Firenze Dario Nardella e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Con il patto, in sintesi, ha spiegato Nardella, "si tratta di rivedere il piano triennale dell’ente lirico: lo faremo confrontandoci con i sindacati e coinvolgendoli. Siamo tutti d’accordi sulla necessità di avviare una nuova fase. È chiaro che ciascuno debba prendersi le proprie responsabilità e remare nella stessa direzione". Quanto all’aggressione del debito, "sarà importante - ha sottolineato il sindaco - stabilizzarne l’entità anche attraverso il coinvolgimento del governo: la notizia positiva che è arriva è quella del contributo aggiuntivo del governo che quest’anno dovrebbe aggirarsi tra 1,5 e 2 milioni". Rispetto all’impegno ad evitare il ricorso a nuovi licenziamenti (nelle scorse settimane è stata ufficializzata la procedura di estromissione dal teatro, ma con riassunzione in Ales, partecipata del Mibact, ed in aggiunta incentivi, per 28 persone). Soddisfazione è stata espressa dai sindacati al termine dell’incontro, il segretario della Cisl di Firenze, Roberto Pistonina, ha sottolineato come "sulla base del nostro allarme per il futuro del teatro Regione e Comune abbiano preso un impegno: la rivisitazione del piano industriale non sarà più fatta a tavolino, ma ci sarà il coinvolgimento reale di chi nel teatro lavora".