Per Firema e i suoi 522 dipendenti lo spettro del fallimento incombe sempre più minaccioso. Sfumata l’ipotesi Blutec, per l’azienda meccanico-ferroviaria con sedi a Caserta, Potenza, Milano e Spello in amministrazione straordinaria dal 2010 si apre una nuova procedura concorsuale nel tentativo di individuare, a tempi di record, un compratore ma l’unica cosa certa è che il prossimo 17 giugno scadranno i termini di legge del commissariamento. Brutte notizie quelle che arrivano dall’ultimo incontro con i sindacati al ministero dello Sviluppo economico.
I lavoratori sono in agitazione: oggi ci sarà una mobilitazione alla prefettura di Caserta. Complicatissimo rimettere sui binari giusti un dossier che tre mesi fa, dopo cinque anni travagliati, sembrava finalmente giunto al capitolo decisivo. La soluzione individuata dal Mise per l’azienda un tempo appartenuta alla famiglia Fiore prevedeva l’entrata in scena della newco Firema Costruzioni Ferroviarie Spa, partecipata dalla Blutec di Roberto Ginatta, già salvatore dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, insieme con le aziende napoletane Miri e Cometav.
Ma a sorpresa proprio Blutec si è fatta indietro, costringendo il commissario a indire una nuova gara di vendita, i cui termini scadranno l’11 giugno, all’indomani del nuovo incontro al Mise.
AUDIO. La dichiarazione di Carlo Anelli, coordinatore nazionale Fim Cisl