E' cominciato stamani alle 8 lo sciopero di quattro ore, a fine di ogni turno, in Aferpi, ex Lucchini. L'astensione da lavoro, proclamata da Fim, Fiom e Uilm con una manifestazione che prenderà il via da Largo caduti sul Lavoro e un corteo, si concluderà con gli interventi previsti sul palco di piazza Gramsci dei segretari nazionali delle tre sigle sindacali Sandro Pasotti, Maurizio Landini e Mario Ghini.
I sindacati, nell'incontro al Mise dello scorso 30 novembre, chiedevano risposte certe da parte di Aferpi sull'incremento dei livelli occupazionali e sull'avvio delle demolizioni, e al ministero dello Sviluppo sulla necessità di sbloccare il pagamento del trattamento di fine rapporto per tutti i lavoratori di Aferpi. Risposte che, sempre secondo i sindacati non si sono concretizzate e hanno portato a confermare lo sciopero di oggi.
"Il progetto Piombino è l’unico possibile, e per questo va sostenuto e difeso con tutte le nostre forze". Lo ha detto oggi a Piombino (Livorno) Sandro Pasotti della Fim, nel suo intervento nel corso dello sciopero proclamato dai sindacati metalmeccanici per i dipendenti dell’ex Lucchini. "Chiamiamo alle proprie responsabilità azienda e governo - ha aggiunto Pasotti - Non tollereremo interferenze esterne che lavorano per far fallire il progetto. Continueremo la mobilitazione sulla base delle risposte che ci verranno date".
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