Un gruppo di lavoratori della Best di Cerreto D’Esi, che alcuni giorni fa ha avviato le procedure per la mobilità di 55 dei 199 operai, è in presidio davanti alla sede della Regione Marche con bandiere e fischietti. L’iniziativa, promossa da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, è a sostegno dell’incontro in corso tra azienda - rappresentata dal consigliere delegato Roberto Leo e dal dirigente del personale -, rappresentanze dei lavoratori e l’assessore regionale al Lavoro Loretta Bravi. I sindacati si oppongono ai licenziamenti e temono per il futuro dello stabilimento della multinazionale americana che produce cappe. "In 4-5 anni - ha ricordato Andrea Cocco (Fim Cisl) - la Best ha perso circa 220 lavoratori. Ora ha annunciato l’avvio per la mobilità di altri 55 su 199 a Cerreto, pur dicendo di volerlo mantenere aperto. Noi chiediamo un piano industriale serio e concreto con investimenti che possano rilanciare il sito produttivo. Dopodichè troveremo eventualmente, con gli ammortizzatori sociali, soluzioni conservative per i lavoratori".