Unanime, da parte dei sindacati territoriali dei metalmeccanici di Terni, la richiesta di un incontro con la dirigenza di ThyssenKrupp Ag, per fare chiarezza sul futuro dell'acciaieria ternana dopo l'annuncio da parte del ceo della multinazionale tedesca, Heinrich Hiesinger, della vendita del sito. Tutti i segretari delle sigle di categoria (Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl) affermano di non essere sorpresi delle dichiarazioni del manager - visto che loro stessi nei mesi scorsi avevano ventilato la possibilità di vendita - ma chiedono alle istituzioni, in particolare al Governo, di sollecitare spiegazioni da parte dell'azienda. "Questo annuncio non mi stupisce - commenta Simone Liti, segretario regionale della Fim Cisl Umbria - è chiaro però che vogliamo conoscere fino in fondo quale è il progetto per Terni per definire al più presto il futuro di Ast e dei suoi lavoratori".
Risollecita un incontro urgente al ministero dello Sviluppo economico, con la proprietà di ThyssenKrupp, anche il segretario provinciale della Fiom, Claudio Cipolla. "Sapevamo da tempo, rispetto anche alle dichiarazioni della multinazionale, che questo momento prima o poi sarebbe arrivato - spiega - ora però l'incontro non è più rinviabile".
Secondo Gioacchino Olimpieri della Fismic "il secondo bilancio positivo di Ast, che a breve verrà reso noto dall'azienda, serviva esclusivamente a mettere in vendita il sito, che si ritroverà di nuovo sul mercato da solo. Non possiamo dormire sonni tranquilli". "Viste le rassicurazioni arrivate recentemente dal management di Ast - aggiunge Daniele Francescangeli, segretario dell'Ugl metalmeccanici - attendiamo cosa dirà ora l'amministratore delegato Massimiliano Burelli. Non abbiamo mai creduto che Ast non fosse tematica di vendita, oggi le dichiarazioni del ceo ci danno ragione". Infine anche a detta di Nicola Pasini, segretario della Uilm "c'è necessità di verificare con sindacati nazionali e ministero la situazione", anche se si tratta "di dinamiche di una multinazionale, con logiche economiche finanziarie ed industriali, che sfuggono ad ogni controllo".
Intanto il rinnovo Rsu della ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni ha confermato la Fim primo sindacato 836 preferenze. ''Grande soddisfazione per il risultato ottenuto. In questi ultimi anni la Fim è stata sempre protagonista responsabile nei duri anni di crisi che hanno visto coinvolto il sito umbro. Coerenza, capacità e assunzione di responsabilità, pragmatismo sono caratteristiche dell'azione sindacale della Fim che i lavoratori hanno ancora una volta voluto premiare", commentano ad una sola voce il segretario regionale della Fim Cisl Simone Liti e il cooordinatore nazionale per la siderurgia Raffaele Apetino