Europa ancora sotto shock per l’omicidio della giovane depuata inglese Jo Cox. In un post pubblicato sulla pagina Facebook della Cisl, la segretaria generale Annamaria Furlan si dice indignata per la barbara uccisione ed invita tutti ad una comune riflessione “ sul clima torbido ed oscurantista che sta vivendo non solo la Gran Bretagna ma tutta l'Europa".
Per Fulan, "quando il confronto politico degenera in comportamenti cosi violenti, ingiustificabili, come è accaduto con il tragico assassinio della giovane deputata Jo Cox, impegnata a sostenere civilmente le ragioni della permanenza della Gran Bretagna nell'Unione Europea, vuol dire che rischiano di saltare tutti i principi fondamentali che regolano la democrazia, la convivenza pacifica ed il pluralismo delle idee. Brexit complica certamente un quadro già molto precario dell'Europa, già indebolito sul piano politico, economico e sociale. L'Europa deve ritrovare nel suo modello sociale e culturale, nei suoi principi originari, la chiave per una risposta forte e convinta a questa ondata di nazionalismi e populismi xenofobi, rimettendo al centro un progetto culturale alternativo, ispirato al sogno europeo di una comunanza di idee e di principi, possibilità di integrazione, centralità dei diritti umani e della dignità del lavoro, progetto di una casa comune".
Negli ultimi tre mesi, la giovane deputata laburista, che aveva 41 anni ed era madre di due bambini, aveva ricevuto diversi messaggi di minacce. Lo rivela il Times. Secondo il quotidiano britannico, la revisione delle misure di protezione da parte della polizia era ancora in corso. Omaggio unanime della stampa britannica. Il marito: “Credeva in un mondo migliore”. Intanto spuntano sospetti di un legame fra Tommy Mair, accusato di aver ucciso la deputata, e un gruppo suprematista bianco, ostile all’Europa e simpatizzante del vecchio apartheid sudafricano.