Roma, 27 apr. (askanews) - "Sui rincari delle materie prime e soprattutto dei cereali è uno tsunami, c'è un impatto sui prezzi che è devastante sia per noi sia per il consumatore". E "l'industria alimentare è in una situazione drammatica". Lo ha detto il presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio, intervenendo al convegno "Sicurezza alimentare e politiche agroalimentari" organizzato dalla Fidaf (Federazione Italiana dottori in Scienze Agrarie e Forestali), in collaborazione con l'Unasa (Unione Nazionale delle Accademie per le Scienze Agrarie), la Società Geografica Italiana.
Il convegno vuole fare un focus sull'agroalimentare italiano, che sta fronteggiando una 'tempesta perfetta' causata dall'instabilità dello scenario internazionale, sia a fronte della ripresa post pandemia sia per l'invasione russa in Ucraina, alle quali si aggiungono le difficoltà negli approvvigionamenti energetici e delle materie prime agricole. Al convegno partecipa anche il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli.
"Noi abbiamo bisogno del consumatore - ha detto Vacondio - non lo difende solo la Gdo ma anche noi, perché siamo legati ai consumi. Questo aumento continuo dei fatturati degli hard-discount preoccupa, è una battaglia continua al minor prezzo e questo per noi è una sciagura".
"Non ci sono capri espiatori - ha aggiunto il presidente di Federalimentare - abbiamo remunerato sempre poco gl agricoltori, ma anche noi siamo stati remunerati poco dalla Gdo e ora la Gdo passa un momento dificiilissimo, siamo tutti in grande difficiltà. L'industria alimentare oggi - ha quindi sottolineato Vacondio - è in una situazione drammatica e l'unico salvataggio è aggredire sempre di più i mercati esteri. La ricchezza la produciamo solo sui mercati esteri, il valore aggiunto è 4-5 volte superiore a quello prodotto nel mercato interno. Chi spera nell'aumento dei consumi e della redditività sui mercati interni secondo me sbaglia".
"Sono enormemente preoccupato per i prezzi - ha quindi concluso Vacondio - perché non è finita, l'inflazione percepita è già a doppia cifra, ed è inevitabile aumentare il prezzo dei prodotti, è un problema di sopravvivenza. E poi c'è anche il probema energetico che incide profondamente per quello che riguarda i prezzi, che sono insostenibili. Siamo molto, molto preoccupati".