Roma, 24 mar. (askanews) - Depressione, isolamento, senso di colpa, declino cognitivo. Difficile immaginare qualcosa di più psicologicamente e fisicamente devastante di un evento contronatura come la perdita di un figlio, destinato ad abbattersi come uno tsunami non solo sulla vita dei genitori ma sull'intera famiglia. Le conseguenze di un lutto che è complicato anche verbalizzare, l'approccio terapeutico e la necessità di una tutela sociale di chi sopravvive a un figlio, saranno al centro del convegno internazionale "Il lutto persistente complicato nei genitori defigliati", organizzato dall'università La Sapienza con Save the Parents, associazione di promozione sociale per il sostegno di genitori in lutto, che si terrà venerdì 25 marzo a Roma, nell'Aula 3 della Facoltà di Medicina e psicologia, in via dei Marsi 38 dalle ore 10.
Accanto a docenti e specialisti, tra cui spicca Holly G. Prigerson della Weill Cornell Medicine University che ha fornito i migliori contributi internazionali negli studi sul lutto, ci saranno le testimonianze dei genitori di Save the parents, l'associazione nata nel 2019 per fare rete e supportare chi ha perso un figlio. L'associazione presenterà il suo "manifesto politico e sociale dei bisogni dei genitori defigliati", dal riconoscimento di congedi lavorativi materni e paterni più lunghi degli attuali per chi affronta la perdita di un figlio, al sostegno psicologico e psicoterapeutico individuale e di gruppo per genitori "defigliati", passando per la formazione dei medici e delle Forze dell'Ordine per una corretta comunicazione del decesso e per quella del personale scolastico di sostegno ai fratelli e alle sorelle sopravvissuti. A moderare la prima sessione dei lavori saranno Maria Casagrande e Andrea Romano, deputato del pd, colpito, lo scorso anno, dalla perdita di un figlio, la sessione pomeridiana sarà coordinata da Angela Guarino, docente e responsabile scientifico di Save the Parents. Secondo gli ultimi dati Istat, nel quinquennio 2014-2018 in Italia si sono registrate circa 17.400 morti di bambini, adolescenti e giovani adulti da zero a 29 anni. Questo significa, come sottolinea l'associazione "Save the parents" che ogni anno, circa 34.800 tra madri e padri si trovano a dover affrontare uno degli eventi traumatici più invasivi, una tragedia sulla quale ricostruire l'intera esistenza, alle prese con un dolore, riconosciuto dalla comunità scientifica come uno dei più intensi e duraturi tra le tipologie di lutto. In percentuali che vanno dal 10 al 60 per cento si verificano rotture del nucleo familiare, perdita di prospettiva e cambio dei progetti futuri, aumento dell'incidenza di malattie fisiche e psicologiche, perdita del lavoro. La partecipazione al convegno, per il quale è previsto anche un collegamento da remoto, è gratuita, previa iscrizione alla mail laboratoriocasagrande.sapienza@uniroma1.it.