La innovazione in Italia nel settore dell’ICT (Information and Communication Technologies - le tecnologie che riguardano i sistemi integrati di telecomunicazione, linee di comunicazione cablate e senza fili, i computer, le tecnologie audio-video e relativi software, che permettono agli utenti di creare, immagazzinare e scambiare informazioni) rallenta un po’ ma non si ferma. È quanto emerge dal report presentato da Anitec-Assinform, l'Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell'Ict, e InfoCamere, la società delle Camere di Commercio italiane per l'innovazione digitale: ”le startup e le Pmi innovative del settore Ict continuano a crescere in Italia ma con un ritmo più moderato. Ad aprile di quest'anno queste imprese hanno raggiunto quota 11.253 (più 0,12% rispetto al 2022), con una crescita dell'11,4% delle Pmi, che salgono a 1.436, contro un calo dell'1,34% delle startup (9.817). ”Il rallentamento demografico è dovuto a costi burocratici, bassa propensione al rischio, vincoli economici e carenza di competenze digitali avanzate. - si legge nello studio di Anitec-Assinform - In questo contesto, i mercati legati ai digital enabler assumono un ruolo ancora più rilevante per la crescita delle startup e delle Pmi innovative Ict”. Intelligenza artificiale, Iot (Internet delle cose) e Industria 4.0 sono i filoni più diffusi tra queste imprese ma, sottolineano i ricercatori, ” ci sono altri filoni con un potenziale di mercato significativo, quali l'e-commerce, big data & data science, blockchain, social science e cybersecurity e cripto”. Le startup e le Pmi innovative del settore Ict sono concentrate principalmente in Lombardia (28,7%), Lazio (13,8%) e Campania (8,8%), rappresentando insieme oltre il 50% delle imprese registrate. Altre regioni con una buona rappresentanza sono Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Puglia, Toscana e Sicilia. ”La crescita delle startup e Pmi innovative nel settore Ict continua a rappresentare un indicatore importante dell'innovazione tecnologica e del dinamismo del settore”, commenta dal canto suo il presidente di Anitec-Assinform, Marco Gay. Un trend del settore e delle Pmi attive che, inoltre, è favorito dal passo in avanti fatto dal Parlamento con l'approvazione alla Camera della proposta di legge per la promozione e lo sviluppo delle startup e delle Pmi innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti. ”Confidiamo che anche l'altro ramo del Parlamento la approvi presto, affinché attraverso un'azione coordinata si possa garantire una crescita sostenibile e duratura di queste imprese innovative”, dicono i ricercatori dell’Associazione di Confindustria. Un’accelerazione della crescita di queste aziende che sarà favorita se si sapranno usare bene le risorse del Pnrr destinate alla transizione digitale e tecnologica.
An. Ben.